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Urupia
Tra Brindisi e Taranto sorge Urupia, un ecovillaggio storico simile, nel modello, a Bagnaia. La comune si è ritagliata un ruolo da protagonista nello sviluppo delle realtà di questa regione.
Urupia è nata dall’incontro tra un gruppo salentino di anarchici e un gruppo di teatranti radicali tedeschi. L’idea iniziale era quella di creare una Mag. Poi è capitata l’occasione di acquistare questo posto ad una cifra molto allettante. E’ stata quindi fatta una “colletta”, chiesto un finanziamento a Mag6 e ricevuto prestiti e donazioni da molti amici dei movimenti anarchici italiani e tedeschi.
Il progetto era quello di creare qualcosa che andasse al di là della proprietà privata. Per questo è stato intestato tutto all’Associazione Urupia. L’idea era quella di creare un laboratorio per sperimentare modelli di vita alternativi, mettendo in comune le cose: chi decide di entrare nella comune, dopo un periodo di prova collettizza le eventuali proprietà, o quantomeno le affitta, devolvendo gli utili all’Associazione.
Ogni anno i soci di Urupia possono stipulare un “contratto di uscita” che prevede le eventuali condizioni di abbandono della comune. Fino ad allora, qualunque esigenza di un socio è a carico della collettività, comprese eventuali spese per mantenere i figli o accudire parenti bisognosi.
Al momento Urupia ospita circa 25 soci più gli ospiti. Urupia produce olio, vino e altri prodotti agricoli, organizza attività culturali e corsi di vario tipo.
La sostenibilità è uno dei valori cardine nella comunità di Urupia. Per questo hanno costruito l’impianto di fitodepurazione, si scaldano con la legna, hanno pannelli fotovoltaici e per il solare-termico, e lavorano nel continuo “efficientamento” dei consumi.
Ultimo aggiornamento del 08 Dicembre 2020